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LA TRAGEDIA DI LONDRA E L'IMPOTENZA DEGLI 007
giovedì 7 luglio 2005
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Anche la patria di James Bond ed i servizi segreti di Sua Maestà hanno fatto cilecca. Quattro eplosioni nell'arco di meno di un ora. Tanti morti nelle metropolitane di Londra , tanta gente in fuga, il panico che dilaga. Sembrava di rivivere l'11 settembre in America. Ma era un successo un anno fa anche in Spagna. Un atto barbarico. Come sempre la polizia non ha ricevuto alcun avvertimento o informazione di intelliggence su questi attacchi, e nessuno ne ha rivendicato una responsabilità attendibile. Naturalmente tutti si lanceranno nelle ipotesi più varie e in analisi, anche di parte. Bruno Vespa è già pronto ad andare in video con i suoi ospiti. I politici italiani si divideranno ,ancora una volta. Ma di fronte a tanti morti innocenti , forse la politica dovrebbe tacere. Almeno per una giornata. Il terrorismo è un nemico subdolo che colpisce senza guardare in faccia nessuno. Non merita alcun rispetto. Basta davvero poco a provocare il caos e la morte nelle grandi metropoli del mondo. In una missione di guerra, puoi controllare il territorio e cercare di limitare i danni. Ma quando il terrorismo prende di mira le città, la gente inerme, i bambini, gli anziani, non c'è esercito o servizio segreto al mondo ,con licenza di ucidere, in grado di fermare gli attentati. Siamo tutti inermi, tutti possibili bersagli. Questa è oggi la verità di questa guerra contro ignoti. La storia, purtroppo, tragicamente, ce lo insegna.

La Sicilia 8 luglio 2005
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